
Perso in uno sfondo verde fosforescente, Pippo cammina chiuso in un impermeabile alla Bogart. Il suo volto è una pistola e sta comunicando con un walkie talkie dalla enorme batteria che trascina come il carrello del supermarket. Con quest’illustrazione stralunata ma emblematica si presenta il volume “
Andrea Pazienza – Storie Brevi”, edito da Fandango Libri, raccolta di tavole rare e inedite del celebre fumettista pugliese scomparso nel 1988 all’età di trentadue anni.
“Storie brevi” costituisce una vera e propria chicca per gli appassionati di fumetto in assoluto. In 167 pagine sono raccolte le tavole più rare mai pubblicate da “Paz”, nonché tavole del tutto inedite e alcuni storyboard che illustrano il lavoro assolutamente originale del fumettista.
La loro organizzazione, curata da Francesco Piccolo, è basata sulla suddivisione a seconda delle riviste sulle quali sono state pubblicate: Alter Alter, Linus, Cannibale, Il Male, Frigidaire, Tango e Zut, per un arco di tempo che va dal 1977 al 1987. Sono storie che vanno da una a tre tavole, spesso riportate nel loro formato originale, altre volte adattate in quanto provenienti da strip, cioè da vignette che compaiono solo in fondo alla pagina e si sviluppano in senso orizzontale. Ma nonostante la loro brevità, queste “storie” esprimono alla perfezione il talento visivo anarcoide di Andrea Pazienza, un tripudio di stile che spazia dal tratto semplice e nudo in bianco e nero a vignette cariche di colori e di baloon. Pazienza salta con disinvoltura da un genere all’altro senza mai prendersi troppo sul serio, cita altri fumetti e fumettisti (Walt Disney è quasi onnipresente, nel bene e nel male) e non indugia sulle contaminazioni dialettali e le piroette verbali, ulteriore affermazione di una genialità irriverente. Indubbiamente, tra le tante storie pubblicate per la prima volta o ripubblicate, spicca “Prolisseide”, sorta di (dis)avventura biografica nella quale Paz descrive “
tutti gli uomini più importanti che mi hanno conosciuto”, da Fellini a Benigni, da Renato Nicolini a Lucio Dalla.
Il volume della Fandango Libri continua il lavoro incessante sulla riscoperta del lavoro e del personaggio Andrea Pazienza, omaggiato tra l’altro anche con un film (Paz!) diretto da Renato De Maria nel 2002. “Storie brevi” è quindi un ottimo e ulteriore compendio, che forse ha il solo difetto di glissare, nella pur acuta introduzione di Francesco Piccolo, su una panoramica generale del lavoro (e dei personaggi come Zanardi, Penthotal, Pompeo, Fiabeschi) del geniale illustratore, cosa che ai lettori neofiti probabilmente avrebbe fatto comodo